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Dal Parlamento Europeo Giovani al cuore dell’Europa

Un'intervista alla studentessa Bianca Bargagli Stoffi, III DSA, prima della sua partenza e del suo nuovo progetto di vita.

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Dal Parlamento Europeo Giovani al cuore dell’Europa: un’intervista alla studentessa Bianca Bargagli Stoffi, III DSA, prima della sua partenza e del suo nuovo progetto di vita.

Bianca, raccontaci qualcosa di te: quando è nata la tua passione per l’ambiente e per la sostenibilità ambientale?

 

La sensibilità verso la tematica ambientale nasce sicuramente da un’attenzione verso dei comportamenti più ecologici all’interno della mia famiglia. Sicuramente una scelta che ha impattato molto la mia vita, e che poi con gli anni ho compreso e supportato, è stata quella dei miei genitori di vendere le loro macchine e usare solo le biciclette e i mezzi pubblici, per impattare di meno sul clima.

Questa è stata una decisione che mi ha sicuramente portato sin da bambina ad avere, possiamo dire più “empatia” per le questioni ambientali.

Nel 2019 con i presidi statici di Greta Thunberg credo che un po’ tutti si siano avvicinati ai movimenti ambientalisti. Iniziai così anch’io ad avvicinarmi al movimento di Fridays For Future presente anche sul luogo di Pisa. Purtroppo, almeno per i primi anni è stato un movimento prettamente universitario fino a che tre anni fa io ed un gruppo di amici creammo una sezione di Fridays For Future mirata più ai ragazzi del liceo.

 

In questo anno scolastico, hai partecipato attivamente al PEG sia come membro del nostro Liceo che nelle successive fasi regionale e nazionale. Quali aspetti e quali contenuti hanno maggiormente suscitato il tuo interesse?

 

Il Parlamento Europeo Giovani è stata sicuramente un’attività che ha sicuramente spinto me e gli altri componenti del gruppo, ad una ricerca di informazioni e fonti costante oltre che ad un confronto continuo riguardo le diverse tematiche. Quest’anno il tema su cui veniva chiesto di ragionare, dibattere e fornire delle possibili soluzioni riguardava come migliorare la partecipazione, trasparenza e accessibilità per le elezioni europee che si stanno tenendo in questi giorni. Sicuramente la fase nazionale è stata più intensiva in quanto le sessioni per trovare le varie problematicità e le rispettive soluzioni, erano molto più condensate e impegnative, e sicuramente un altro aspetto da non sottovalutare è quello del parlare di argomenti così specifici in inglese.

Nonostante faticosa, credo che sia stata una bella esperienza formativa che ha portato persone diverse, con opinioni diverse, a dover dialogare e trovare soluzioni soddisfacenti.

 

Sappiamo, dai nostri precedenti colloqui, che ti trasferirai in Germania per proseguire i tuoi studi in una scuola del tutto particolare: un Collegio del Mondo Unito. Com’è nata questa decisione e come sarà la tua nuova scuola?

 

L’idea di fare questo tipo di scuola, è nata ormai cinque anni fa, quando un’amica dei miei genitori ci raccontava della sua esperienza nel Collegio italiano. Questa idea iniziale divenne presto anche un po’ il mio sogno e obiettivo, fino a quest’anno in cui iniziai a fare le vere e proprie selezioni, prima quella regionale, e poi una volta passata quella anche quella nazionale. La cosa che mi ha spinto a fare domanda per la selezione, è stata la loro attenzione alla questione del dialogo internazionale con un obiettivo pacifista, infatti tra le materie proposte si possono trovare scienze politiche, antropologia, pensiero critico… e oltre al percorso prettamente accademico è obbligatorio svolgere delle attività che siano svolte per il bene collettivo, andando quindi anche ad interagire con la città o il paese che circonda il collegio in questione.

Dopo aver superato entrambe le selezioni, mi hanno assegnato il collegio in cui andrò a studiare i prossimi due anni e cioè, il Robert Bosch College a Friburgo in Germania. Questo collegio ha come sua peculiarità l’interesse principale per la sostenibilità, infatti è collocato nella città definita “più verde” tedesca.

 

Grazie Bianca per questi interessanti spunti di riflessione e per il bel tempo trascorso insieme.

Il consiglio di classe della III DSA, ti augura ogni bene, sicuro del tuo valore,  della 

della qualità del percorso svolto e di quello che ti appresti a percorrere.

Buona avventura!

I tuoi professori del Liceo F. Buonarroti.