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Tutti noi possiamo salvare una vita con il DAE!

Martedì 14 maggio alcune classi del Liceo hanno partecipato ad un incontro di formazione sul DAE

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Tutti noi possiamo salvare una vita con il DAE!

E’ questo il messaggio che ci viene dall’esperienza che i nostri alunni hanno fatto per imparare le tecniche di rianimazione in caso di arresto cardiaco utilizzando un preziosissimo strumento: IL DAE defibrillatore automatico esterno.
Grazie all’associazione onlus fondata dal dott. Maurizio Cecchini, responsabile dell’Ambulatorio Cardiologico di Andrologia e Pediatria presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria di Pisa, le studentesse e gli studenti delle classi terze e quinte del liceo Buonarroti, hanno potuto assistere al funzionamento del DAE e mettere in atto le pratiche volte a soccorrere una persona in arresto cardiaco, evento, purtroppo, sempre più frequente anche tra giovani e atleti, come le cronache ci riferiscono. Tutti noi, però, con queste semplici manovre di rianimazione, ma soprattutto usando questo prezioso strumento, possiamo salvare una vita.
Le ragazze e i ragazzi, che martedì 14 maggio nell’Auditorium del nostro Liceo hanno assistito alla
dimostrazione, sono stati resi partecipi in prima persona, anche grazie alla passione e agli interventi
stimolanti di Fabrizio Bonino, vicepresidente e formatore della Cecchini Cuore Onlus, che ha mostrato loro praticamente tutta la procedura da adottare in caso di emergenza, sottolineando più volte che tutti, ma proprio tutti, possono utilizzare il defibrillatore e salvare così una vita umana.
“Un’esperienza formativa con un relatore molto efficace, la cui esposizione è stata tale da mantenere
l’attenzione sempre costante”- ci dice Erica Zoe Berretta della 5 CS; le fa eco il compagno di classe Lorenzo Gremignai che parla di un approccio pragmatico, molto utile in questi casi: “Ora mi sento sicuro su cosa fare  in caso di emergenza!”- chiosa Lorenzo.
Anche gli studenti e le studentesse della classe 3 DSA sono stati entusiasti di questo corso: “Personalmente ho trovato il corso molto interessante, c'era la giusta quantità di leggerezza per tenere alta l'attenzione, le informazioni erano brevi e concise per rimanere ben stampate in testa ai ragazzi. Bella la riflessione sulla cultura dell'emergenza in Italia (o meglio, sulla sua assenza) e come questa influenzi il numero di decessi per arresto cardiaco” dice Marta Masoni.
Luigi Malorgio concorda sulla bravura del formatore e aggiunge: “Si vedeva che ci teneva molto a ciò che
faceva. Ora so che, dopo aver seguito questo corso, in futuro, potrei riuscire a salvare qualcuno”.
Monica Fontana, responsabile comunicazione Liceo Filippo Buonarroti